Cos’è la Tecar terapia? È un sistema di emissione energetico di radiofrequenze applicato al corpo umano come metodo curativo. La Tecar funziona esattamente come un condensatore ad alta frequenza creando un campo elettromagnetico tra due poli e dove il corpo si comporta da conduttore con resistenze che possono essere superficiali o profonde. Si crea così un’iperattività di cariche elettrolitiche presenti nell’organismo generando un innalzamento termico di natura endogena, sviluppato quindi dal corpo. Gli effetti del calore endogeno sono molti: trasmissione di tale calore anche in profondità, riduzione della viscosità del tessuto muscolare e connettivo, aumento della circolazione sanguigna, stimolazione del drenaggio linfatico, aumento metabolismo cellulare, maggiore apporto di ossigeno e di sostanze nutritizie ai tessuti, rapida eliminazione di scorie e cataboliti, accelerazione dei processi rigenerativi, rilascio di endorfina e riduzione del dolore. Ne conseguono quindi vari effetti terapeutici, quali riduzione del dolore e dell’infiammazione e biostimolazione tissutale alla rigenerazione. Risulta particolarmente adatta per problematiche di natura muscoloscheletrica come: lesioni muscolari, contrattura muscolare; problematiche legate alla colonna vertebrale quali: cervicalgia, dorsalgia o lombalgia; tendinopatie di spalla, gomito, caviglia ecc.; artrosi, infiammazioni ostearticolari ed edemi post traumatici o post-operatori.

Metodica ad alta tecnologia in grado di gestire contemporaneamente tre metodiche terapeutiche come: Tecar, Ultrasuono e veicolazione transdermica.

Cos’è la Tecar Terapia? È un sistema di emissione energetico di radiofrequenze applicato al corpo umano come metodo curativo. La Tecar funziona esattamente come un condensatore ad alta frequenza creando un campo elettromagnetico tra due poli e dove il corpo si comporta da conduttore con resistenze che possono essere superficiali o profonde. Si crea così un’iperattività di cariche elettrolitiche presenti nell’organismo generando un innalzamento termico di natura endogena, sviluppato quindi dal corpo. Gli effetti del calore endogeno sono molti: trasmissione del calore anche in profondità, riduzione della viscosità del tessuto muscolare e connettivo, aumento della circolazione sanguigna, stimolazione del drenaggio linfatico, aumento del metabolismo cellulare, maggiore apporto di ossigeno e di sostanze nutritizie ai tessuti, rapida eliminazione di scorie e cataboliti, accelerazione dei processi rigenerativi, rilascio di endorfina e riduzione del dolore.

Altro principio della SIN è la veicolazione transdermica, metodica indolore che consente il trasporto all’interno delle cellule di principi attivi bypassando il circolo ematico. Questa avviene attraverso elettroporazione, che, mediante variazione di parametri elettrici, consente la veicolazione di sostanze per via transcutanea. Le sostanze veicolabili possono essere sia prodotti naturali quali: arnica (antiinfiammatorio e antireumatico), artiglio del diavolo (analgesico), EDTA (chelante), centella asiatica (antiinfiammatorio), bromelina (drenante), condroitinfosfato (integratore cartilagineo), canfora (analgesico e vasodilatatore), ossigeno ecc.; o farmaci sotto prescrizione medica. Gli effetti sono quindi molteplici a seconda del prodotto o dei prodotti utilizzati, integrando alla perfezione l’effetto della Tecar Terapia.

Infine abbiamo la terza metodica l’ultrasuono, terapia che crea una sollecitazione di tipo meccanico, producendo così un movimento delle molecole tissutali e quindi variazioni di pressione che permettono di muovere il liquido all’interno dei tessuti biologici. Trova una grande applicazione per la riduzione del liquido interstiziale. L’ulteriore effetto delle onde acustiche che attraversano un sistema biologico è di tipo chimico: si modifica il pH e la permeabilità delle membrane cellulari, facilitando lo scambio e la migrazione di liquidi. Il cambiamento della permeabilità delle membrane cellulari favorisce inoltre l’ingresso dei principi attivi veicolati mediante la veicolazione transdermica ed inoltre il suo effetto meccanico risulta ancora più efficace grazie all’aumento della circolazione dovuto al calore endogeno prodotto dalla Tecar terapia.

SIN risulta quindi particolarmente indicata nel recupero da infortuni, quali distorsioni, lesioni tendinee, tendinopatie, borsiti, traumi ossei, distrazioni legamentose e problemi articolari; nel trattamento di patologie muscolari e osteoarticolari, come contratture, lesioni muscolari di primo, secondo e terzo grado (stiramenti e strappi muscolari), miositi, lombalgie, sciatalgie, artrosi e infiammazioni osteoarticolari; e nei programmi riabilitativi post-operatori, come per esempio dopo gli interventi chirurgici per l’inserimento di una protesi.

Ginocchio, spalla, anca, caviglia, piede, mano, polso e colonna vertebrale sono le zone anatomiche che meglio si prestano al trattamento.

La Laser terapia agisce mediante calore di natura esogena, fornito quindi tramite sorgente luminosa. Lavora su tre lunghezze d’onda ed in modalità super pulsata permettendo una penetrazione del calore più profonda grazie anche all’elevata potenza di picco. Il nostro laser prodotto da K-Laser permette inoltre la regolazione del programma sulla base del dolore percepito dal paziente e dalla cronicità in modo da adattarsi al meglio alle caratteristiche del paziente, è possibile inoltre regolare la tonalità della pelle senza quindi più il rischio di ustioni. Ha effetto analgesico, antiinfiammatorio, biostimolante e antimicrobico (trovando quindi effetto anche su lesioni dei tessuti molli e cicatrici). Si utilizza per il trattamento di lombosciatalgia, fascite plantare, metatarsalgia, tendinite achillea, epitrocleite ed epicondilite, tendinopatie spalla, neuroma di Morton ecc. con sedute che possono essere a seconda della problematica, sia giornaliere che a giorni alterni per circa 8/10 sedute. In patologie di natura cronica, data la componente biostimolante i trattamenti possono essere ripetuti anche a cicli più volte l’anno per una continuità terapeutica.

La fibrolisi diacutanea è una metodica fasciala utilizzata in medicina manuale. Si rivela indispensabile in situazioni morbose di difficile trattamento che interessano i tessuti molli, fibrosi e periarticolari. Questa tecnica è stata introdotta in ambito terapeutico da Ekman per affrontare situazioni morbose complicate e di difficile soluzione dette “fibrosite”, lesione infiammatoria delle strutture fibrose con formazione di noduli fibrocistici (Gowers,Stockman). La miofibrolisi diacutanea secondo i nostri schemi terapeutici si propone  di non eseguire trattamenti solamente di fibrolisi classica ma con la strumentazione utilizzata e con appropriate strategie terapeutiche  interveniamo sui trigger points “punti scatenanti localizzati nel contesto di uno o più muscoli ,la cui digitopressione evoca dolore a distanza nella cosiddetta area bersaglio o zona di riferimento”, sulle miogelosi”indurimento palpabile delle aree dolenti dovuto alla gelificazione delle proteine muscolari”, sulle classiche contratture muscolari e sui punti di agopuntura.

Il sistema SIT consente di veicolare sostanze tramite corrente elettrica. Si tratta di un efficace metodo medico per veicolazione transdermica che permette, attraverso microimpulsi controllati da un impedenziometro, di trasportare transdermicamente principi attivi ad alto peso molecolare negli spazi interstiziali sia in extra cellulare che in intra cellulare. La miscela di gel e di molecole viene contenuta all’interno di speciali elettrodi. È un metodo indolore e privo di effetti collaterali indesiderati: il paziente durante la seduta percepisce la sensazione di una leggera contrazione muscolare. Con una simile opportuna variazione dei parametri elettrici, questa metodica rende possibile la veicolazione di sostanze per via transcutanea, non alterando i tessuti e raggiungendo profondità ottimali. Il sistema è stato protocollato con principi attivi sia di base sintetica sia di origine vegetale con una specifica indicazione: antinfiammatoria, drenante, antalgica, decontratturante, decalcificante, antiedemigena, nel trattamento calcifico e nei tessuti fibrotici.

Le onde d’urto agiscono mediante quattro meccanismi d’azione: il primo consiste nella stimolazione della secrezione di numerose sostanze che sotto forma di messaggeri attivano diverse reazioni dell’organismo, una di queste è il mediatore del dolore e fattore di crescita chiamato sostanza P., ciò provoca un effetto analgesico,un miglioramento della circolazione ed un avvio dei processi riparativi sui diversi tipi di tessuto; il secondo è l’inibizione dei mediatori delle infiammazioni come l’enzima COX 2, inducendo al contempo un effetto antiflogistico con conseguente indebolimento dei processi infiammatori; come terzo meccanismo abbiamo l’attivazione delle difese cellulari, stimolando la formazione di radicali liberi. Ciò stimola l’organismo a difendersi  in modo efficace contro la malattia; il quarto ed ultimo è l’ iperstimolazione delle fibre nervose: i crescenti stimoli del dolore vengono bloccati dall’iperstimolazione delle fibre nervose con conseguente intensificazione dell’effetto analgesico (teoria gate control).

Risulta quindi indicata nel trattamento di: epicondilite omero-radiale, epicondilite omero-ulnare, periartrite scapolo-omerale calcifica e non calcifica, borsite trocanterica, tendinite rotulea, periostite tibiale, tendinite achillea, fascite plantare con o senza sperone calcaneare, entesopatie croniche (tendinopatie inserzionali), fibrosi cicatriziali, lesioni muscolari, processi degenerativi cronici, trattamento dei Trigger point (porzioni circoscritte di fibre muscolari indurite e accorciate in modo permanente all’interno di un muscolo).

Risulta invece controindicata in pazienti che presentino infezioni ossee, su cartilagini di accrescimento, in caso di disordini della coagulazione, presenza di tumori ossei, gravidanza, pazienti portatori di pace-maker o in pazienti che fossero ricorsi a infiltrazioni cortisoniche recenti, poiché queste possono alterare la risposta dei tessuti e ridurre significativamente l’effetto biologico cellulare conseguente alla terapia.

Il trattamento può essere lievemente dolorosa, soprattutto nelle applicazioni in prossimità dell’osso. Possibile comparsa di lievi ecchimosi nei giorni seguenti. Dolore che si riduce  nelle prime 6 /8 ore dopo il trattamento, può ricomparire e spesso aumentare nelle successive 48 ore, per poi ridursi nuovamente. Normalmente sono sufficienti 4-5 applicazioni  ogni 5-7 giorni.